• Un bacio sulla bocca, un cucchiaio condiviso, un ciuccio “pulito” in fretta. I contatti tra la bocca di bambino e genitori sono tutt’altro che sporadici e tutto sembra rientrare nella normalità delle cose, ma quelle sopraelencate sono davvero abitudini corrette?

    Carie, bambini, baci: vediamo insieme qual è la relazione tra queste tre parole.

     

    Cos’è la carie?

    La carie è una malattia che colpisce i denti, causata da batteri nocivi che si accumulano a causa di un’igiene orale imprecisa, soprattutto su pazienti predisposti geneticamente e che si possono trasmettere anche da un individuo all’altro.

    La lesione cariosa può provocare fastidio, dolore e, gradualmente, compromettere la struttura e la funzionalità dell’elemento dentario, sia nel caso dei denti permanenti che nel caso di denti decidui (da latte).

     

    Carie nei bambini: il ruolo dei genitori

    I dentini dei più piccoli non sfuggono alla carie purtroppo e per questo hanno bisogno di cure e attenzioni alla pari di quelle dedicate ai denti degli adulti.

    Sono i genitori, soprattutto nei primi anni di vita, i primi responsabili del benessere orale del loro piccolo e possono contribuire ad assicurarlo prestando attenzione a tre fattori principali:

     - alimentazione equilibrata;

    - igiene orale corretta e regolare (Puoi consultare le procedure di igiene più adatte ai più piccoli QUI;

    - possibile trasmissione di batteri tra genitore e figlio.

     

    Carie, bambini, baci

    Finalmente arriviamo al cuore del nostro post: la connessione tra carie, bambini e baci.

    Si è notato che spesso sono proprio i genitori tramite gesti d’affetto, come i baci sulla bocca al proprio piccolo, a trasmettere batteri nocivi che provocano la lesione cariosa.

    Anche mangiare dalle stesse posate e pulire il ciuccio con la bocca, sono abitudini apparentemente innocue, ma che al contrario potrebbero risultare dannose per il bambino.

     

    I denti da latte sono infatti molto più fragili e sensibili all’azione dei batteri rispetto ai denti permanenti.

    In particolare se i genitori sono particolarmente cariorecettivi è importante evitare comportamenti rischiosi come quelli sopracitati.

     

    Lo studio

    Carie, bambini e baci sono stati anche oggetto di uno studio clinico epidemiologico da parte di alcuni ricercatori dell’Università di Oulu in Finlandia.

    Sono state analizzate le conoscenze e le abitudini comportamentali di 313 mamme con bambini dai 3 anni in giù e, tramite questionari, sono state raccolte informazioni riguardanti il grado di istruzione, l’igiene orale, l’età, il fumo e abitudini come i baci sulle labbra e la pulizia del ciuccio.

    È emerso che circa il 38% delle madri baciava abitualmente sulle labbra il proprio piccolo, mentre il 14% utilizzava le medesime posate per il cibo.

    Gli studiosi hanno notato come età e maggiore livello di istruzione delle madri influenzassero favorevolmente le abitudini di igiene e stile di vita, mentre questa correlazione non è stata trovata per le modalità di contatto fisico con i figli.

    Questo suggerisce che il contatto fisico e la qualità del rapporto madre-figlio sembrano più importanti delle conoscenze in materia di salute orale, per i possibili rischi connessi.

     

    In conclusione

    Diversi studi dimostrano come i bambini entrino in contatto con batteri nocivi, come lo Streptococcus mutans, soprattutto tramite i genitori.

    Carie, bambini e baci sono dunque strettamente connessi, per cui scoraggiando abitudini familiari scorrette, durante la comparsa dei denti da latte, è possibile ridurre la diffusione di batteri nella bocca dei bimbi, diminuendo il rischio di carie.

    Prendersi cura del benessere orale dei propri figli significa anche fare proprie abitudini sane,  abbandonando quei gesti di affetto che possono avere effetti negativi.

     

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