• Ti è mai capitato di avere dei dubbi sulla salute delle tue gengive? Di avere alito cattivo, sanguinamento gengivale o recessione gengivale? Temi di soffrire di parodontite? Puoi scoprirlo facilmente con il sondaggio parodontale svolto dal parodontologo o dall’igienista.

     

     

    Secondo la definizione ufficiale offerta dalla Società italiana di parodontologia il sondaggio parodontale è una manovra clinica essenziale per eseguire la diagnosi delle malattie gengivali. Si esegue con un apposito strumento definito sonda parodontale millimetrata interponendola nello spazio esistente tra dente e gengiva. Grazie a questo semplice esame il parodontologo sarà in grado di verificare l’eventuale scollamento tra il dente e la gengiva e la presenza dell’infezione.

     

    Cura della parodontite: è possibile?

    Parodontite, parodontosi, piorrea, gengivite sono tutti nomi che indicano un’infezione gengivale in atto. Le cause della parodontite sono da ricercare per lo più nella cattiva igiene orale o in pessime abitudini come ad esempio quella del fumo. Le conseguenze più traumatiche di queste malattie gengivali invece sono la perdita del dente infetto e, in seguito all’espansione dell’infezione, anche degli altri denti. Secondo una recente ricerca della SiDP, pubblicata a fine novembre, sono ben un milione, gli italiani che ogni anno ricorrono alla protesi fissa o mobile a causa delle malattie legate alle gengive.

    A fronte di questi dati è invece molto importante sottolineare che la parodontite è una malattia che è possibile curare se presa per tempo e se vengono messe in atto dallo specialista tecniche efficaci. Diagnosticare in tempo e correttamente la parodontite ti permette di evitare l’estrazione e tutte le conseguenze legate all’utilizzo di impianti e protesi.

     

      

    Parodontite, sintomi e diagnosi

    Abbiamo già parlato di quanto sia fondamentale una diagnosi precoce che può partire dall’anali­si quotidiana delle gengive (link interno alla news di gennaio). Accorgersi dei primi sintomi può essere fondamentale nell’ottica di una cura efficace. Oggi vogliamo invece parlare del sondaggio parodontale, l’esame specifico svolto dal dentista per individuare la presenza di una parodontite e le zone infette.

     

    Durante una specifica procedura di screening, clinicamente definita PSR (Periodontal Screening and Recording), viene svolto il sondaggio parodontale. Il dentista, durante questo esame, suddivide la bocca in sei parti, dette sestanti, e per ogni elemento dentale svolge il sondaggio parodontale (vedi sotto). In seguito, assegna ad ogni sestante un valore, compreso tra 0 e 4. Il valore 0 significa totale salute gengivale mentre il 4 indica situazioni gravi. A questo codice numerico vengono inoltre associati anche degli * in caso di altri problemi gengivali come recessione o mobilità dentale.

    I pazienti che presentano un codice di 3 o 4 in uno o più sestanti sono quindi positivi allo screening e necessitano approfondimenti diagnostici per una valutazione parodontale più accurata, al fine di identificare la tipologia e la gravità della malattia e trattarla con un approccio più specialistico.

     

    Sondaggio parodontale

    Come riesce il parodontologo a capire con certezza se è in atto una gengivite o peggio una parodontite? Il sondaggio parodontale viene eseguito con un apposito strumento: la sonda parodontale millimetrata.

    La sonda parodontale viene delicatamente interposta tra dente e gengiva verificando così se vi sia stata una perdita dell’attacco che sostiene il dente. Inoltre, questo strumento permette inizialmente di verificare quanto approfondito è il solco parodontale misurandolo in millimetri.

    Quando il paziente sta bene e non sono presenti piorrea o parodontite la sonda penetra nel solco per circa 1-3 mm. Nel caso in cui la sonda superi i 3 mm invece questo indica la presenza di una tasca parodontale e quindi di una infezione.

    L’indicazione del livello di profondità è già un indice utile per diagnosticare anche la gravità dell’infezione ma sarà comunque necessario acquisire altri dati prima di ricorrere alla cura.


    Torna all'archivio news